L'uomo, i libri e altri animali by Remo Ceserani & Danilo Mainardi

L'uomo, i libri e altri animali by Remo Ceserani & Danilo Mainardi

autore:Remo, Ceserani & Danilo, Mainardi [Remo, Ceserani & Danilo, Mainardi]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: La cultura scientifica, Critica letteraria, Antropologia culturale, Intersezioni
ISBN: 9788815314024
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2013-10-14T22:00:00+00:00


Una conferma di questa teoria viene dal tuo modo stesso di lavorare, scrivere libri e dialogare con me: tu «racconti» la realtà che hai conosciuto nel corso delle tue ricerche, lo fai con i tuoi lettori e con me, mettendoci davanti casi ed esempi, narrandoci storie. E lo fai, penso, anche quando discuti con i tuoi colleghi e scrivi per le riviste scientifiche, metti a confronto le tue esperienze e le loro, contrapponi alle loro storie una tua storia. Credo anche che non sia un caso che tu abbia scritto alcuni veri e propri romanzi: secondo me non sono semplici «divertimenti», attività secondarie, piccole vacanze narrative. È piuttosto, come ha sostenuto Brian McHale a proposito del romanzo giallo, un «esercizio epistemologico». Anche quando scrivi storie di enigmi da risolvere fai il tuo lavoro di ricercatore-detective e ci racconti lo svolgimento narrativo delle tue esperienze.

L’altro aspetto su cui vorrei soffermarmi un istante è quello della divulgazione. Sono molti, a quel che vedo, gli scienziati che hanno esplorato a fondo questo o quel fenomeno della natura e che non riescono a esporre i risultati delle loro ricerche in modo chiaro e interessante al di fuori della cerchia ristretta degli altri scienziati loro colleghi. È forse effetto della parcellizzazione delle discipline, delle specializzazioni estreme, delle regole di cui mi hai parlato illustrando i modi della comunicazione che sono imposti dalle riviste scientifiche. Mi domando se siamo ormai lontani dai grandi modelli della scrittura scientifica dell’Ottocento, dalla scrittura splendida di Darwin o da quella molto sapiente e di appassionante lettura di Freud o di Keynes, di Morris o di Lorenz. Mi pare anche, però, che continuino a essere numerosi i buoni divulgatori, molti nel mondo anglosassone, dove la tradizione è antica e tuttora vivace, ma anche da noi: tu stesso ne sei un ottimo esempio.

Caro Remo,

la breve discussione sui problemi della comunicazione scientifica e della divulgazione ci ha portati lontano dal discorso sul linguaggio e dalle domande che mi hai posto. Prima di tentare di rispondere, almeno in parte, voglio anche proporti una considerazione, forse banale, sull’uso comune del termine linguaggio come alternativa soddisfacente a quello di comunicazione. Ti dirò: probabilmente m’ha stimolato il fatto che ho appena letto i risultati di una ricerca compiuta in Uganda su una popolazione locale di scimpanzé da etologi dell’università scozzese di St. Andrews, Catherine Hobaiter e Richard Byrne (Serial gesturing by wild chimpanzees. Its nature and function for communication, appena apparsa su «Animal Cognition»). In essa si evidenzia l’uso spontaneo che fanno gli scimpanzé, in natura, della gestualità in funzione di una comunicazione piuttosto raffinata. Ebbene, che gli scimpanzé sappiano comunicare gestualmente è un fatto assodato da tempo. Furono – come sai – i coniugi americani Gardner a scoprirlo, insegnando a una giovane femmina, Washoe, i gesti di un linguaggio (eccola qui la parolina incriminata) per sordomuti, l’American Sign Language. Fu una rivoluzione, perché precedentemente gli sforzi venivano tutti rivolti a tentare di insegnare, con scarsi risultati, a giovani scimmie a pronunciare parole umane. Grande fatica per quasi niente: poche parole ripetute, semplici come cup (‘tazza’).



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.